La cittadina di San Bartolomé, Lanzarote: un concentrato di storia passata
San Bartolomé viene spesso trascurata dai turisti. Le sue numerose attrazioni non sono visibili dalla strada principale che attraversa il paese e vengono spesso aggirate, dato che i visitatori si dirigono verso centri turistici più famosi.
Informazioni generali
Grattando un po’ sotto la sua superficie, San Bartolomé rivela ben presto i suoi tesori nascosti: infatti, la città ospita alcuni degli edifici più storici dell’isola, graziose piazze, attraenti viali, un museo affascinante e l’ultimo mulino a vento funzionante rimasto a Lanzarote.
Il modo migliore per godersi San Bartolomé è percorrendola a piedi: in città e nei dintorni ci sono un sacco di parcheggi (tutti gratuiti) e tutte le principali attrazioni sono raggiungibili a piedi senza alcun problema di sorta.
Il centro cittadino è dominato da due edifici comunali, il municipio e il teatro, accanto ai quali si trova l’altrettanto imponente chiesa cittadina, costruita nel 1789 e che vanta al suo interno alcune intricate sculture in legno.
Proprio accanto a questi edifici si trova la bella piazza principale della città e poco oltre la strada, passando davanti al Museo del Tanit, si trova il Parque Félix Rodríguez de la Fuente, punto focale della maggior parte delle feste di San Bartolomé, in particolare la festa della città che si svolge ogni anno il 24 agosto.
Passato pre-ispanico
San Bartolomé era originariamente conosciuta come Aldea de Ajei dagli abitanti indigeni dell’isola pre-ispanica Guanche, che si traduce come “piccola città“. Questa cittadina è l’agglomerato urbano più centrale di Lanzarote e come tale divenne un punto di raccolta per gli isolani spaventati durante il periodo delle incursioni dei pirati nel XVI e XVII secolo.
Nel corso dei secoli la cittadina è diventata sinonimo di agricoltura ed è ora considerata il cuore agricolo dell’isola, grazie in parte al terreno ricco e sabbioso presente in molti campi ad est, che fornisce un ambiente perfetto per la coltivazione di diverse colture, come la patata dolce, e ai vigneti vulcanici a nord.
Monumento all’agricoltura
L’artista e architetto isolano César Manrique ha scelto di rendere omaggio a questo passato pastorale realizzando un tributo ai contadini di Lanzarote, il Monumento al Campesino.
Case Storiche
Museo Tanit
Il Museo Tanit è un eclettico museo etnografico che espone oggetti di uso quotidiano degli ultimi 200 anni, tutti raccolti con amore e cura dai fondatori del museo, José Ferrer Perdomo e sua moglie Remedios Quintana Reyes.
Casa Ajei
All’interno della città c’è un centro culturale fiorente ma meno conosciuto, Casa Ajei. Questa vecchia casa padronale delle Canarie, splendidamente restaurata, ospita un piccolo museo agricolo e fornisce una base per gruppi folcloristici e artisti locali.
Casa Mayor Guerra
Appena fuori dalla città, a ovest, si trova l’imponente Casa Mayor Guerra, la dimora settecentesca dell’ex governatore militare di Lanzarote. L’edificio è usato solo occasionalmente per funzioni civiche, quindi non è aperto al pubblico.