Alegranza, Arcipelago Chinijo: l’isola più a nord delle Canarie
Alegranza è un’isola vulcanica che si trova accanto al suo compagno più piccolo, Montaña Clara, al largo della costa nord di Lanzarote, il che la rende il punto più settentrionale delle Isole Canarie. Alegranza è anche una delle isole dell’arcipelago Chinijo, ma amministrativamente appartiene al municipio di Teguise. L’isola è la seconda più grande dell’arcipelago Chinijo dopo La Graciosa e fa parte del Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo e della Riserva Naturale di Los Islotes.
L’isola appartiene attualmente alla famiglia Jordán-Martinón, che vive a Masdache (Lanzarote) e a Tenerife, ma è totalmente disabitata, benché a sud si possano trovare alcuni antichi edifici risalenti alla prima metà del XX secolo, quando sull’isola era presente una piccola azienda agricola e zootecnica.
Nella parte occidentale, Punta Delgada, c’è un faro che funziona automaticamente, dichiarato Bene di Interesse Culturale nel 2002. Nelle sue vicinanze, di solito viene allestito un campo per il personale scientifico che soggiorna occasionalmente sull’isolotto.
Geografia dell’isola
Alegranza ha una superficie di 10,30 km² e non è abitata. Il faro di Punta Delgada, nella parte orientale dell’isola, è stato dichiarato Patrimonio di Interesse Culturale il 20 dicembre 2002. Mentre ci avviciniamo ad Alegranza, ciò che più colpisce è il suo spettacolare cono vulcanico, la cui altitudine è di 298 metri sul mare, chiamato La Caldera. Sul versante occidentale, l’erosione marina ha scavato una grande scogliera, che rivela la sua struttura interna.
Separati dalla piattaforma centrale, ad est sono allineati altri tre coni vulcanici, anch’essi tagliati dal mare:
- Montaña de Lobos (220 metri)
- Morro de las Atalayas (130 metri)
- Morro de la Rapadura (130 metri)
Sul lato occidentale dell’isola c’è una cavità marina in cui ci si può immergere e, dopo aver attraversato un tunnel stretto e buio, risalire in superficie attraverso un cono aperto, nel mezzo della più assoluta desolazione.
A nord c’è un’area chiamata El Jablillo, occupata da fine sabbia bianca depositata dal mare e dal vento.
Flora e Fauna
La vegetazione è quella del pavimento basale canario, con abbondante presenza di comunità alofile. Nelle zone più battute dal vento, le piante di euphorbia balsamifera sviluppano forme spettacolari, mentre nel restante territorio si trovano la ginestra e, soprattutto, una pianta non autoctona, il tabacco glauco.
L’abbondanza di pesce permette ad Alegranza di essere un luogo di rifugio e di nidificazione di numerosi uccelli, tra cui il falco pescatore (Pandion Haliaetus) e il falco della regina (Falco Eleonorae), oppure uccelli delle tempeste di Castro (Oceanodroma Castro), berte di Bulwer (Bulweria Bulwerii), berte maggiori (Calonectris Diomedea), berte minori fosca (Puffinus Assimilis), uccelli delle tempeste facciabianca (Pelagodroma Marina) e uccello delle tempeste europei (Hydrobates Pelagicus).
L’Alegranza è anche un’importante area di passaggio per i passeriformi, con circa 80 specie di uccelli finora citate.
Come raggiungere l’isola di Alegranza
Se si ha la fortuna di visitare Alegranza con la guida di un esperto, si può fare una delle escursioni più spettacolari delle Isole Canarie. Il luogo è raggiungibile solo tramite barca privata.
Gestita da Lanzarote Active Club, l’escursione per visitare Alegranza inizia intorno alle 8 del mattino da Órzola. Dopo aver visitato l’isola e Montaña Clara, l’escursione continua a La Graciosa dove si può scegliere di fare escursioni a piedi o in kayak o semplicemente per godersi le spiagge prima di un pranzo tardivo a Caleta del Sebo e il ritorno a Lanzarote in mezz’ora di navigazione.
Si consiglia di prendere acqua potabile, un cappello, costumi da bagno, asciugamano e crema solare.
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