Casa Roja, la Juanita de Arrieta: una storia di un recente passato
A nord di Lanzarote, sulla strada che ci porta a Órzola e ai centri turistici di Jameos del Agua e Cueva de los Verdes, possiamo visitare il villaggio di Arrieta. Qui si trova quella che è diventata una sorta di icona di questa zona: la Casa Roja o Casa China di Arrieta, l’unica costruzionea non essere dipinta con il caratteristico colore bianco lanzaroteño.
Originariamente conosciuta come lo “chalet di Arrieta”, venne costruita da Don Juan de León Perdomo, sfruttando una casa esistente quasi in rovina. Quest’uomo, originario di Haría, era emigrato in Argentina alla fine del XIX secolo, dove si sposò e ebbe due figli, facendo fortuna vendendo grano.
Una dei suoi figli era Juana de León Alemán, nata nel 1904. Conosciuta come Juanita, si ammalò di tubercolosi e i suoi genitori decisero di tornare a Lanzarote con la convinzione che l’aria fresca di mare l’avrebbe aiutata a riprendersi. Fu proprio per questo che il padre edificò quella casa, a cui – si dice – Juan diede appositamente l’aspetto di una casa delle bambole e proprio in onore della figlia, chiamò la casa “La Juanita“.
Purtroppo, Juanita non riuscì a riprendersi e morì poco dopo, nel 1921, all’età di diciassette anni. La proprietà rimase comunque di proprietà della famiglia, anche se si è deteriorata nel tempo… tempo che ha cambiato anche il suo nome, visto che oggi è conosciuta come Casa Roja, per il suo colore, o Casa China de Arrieta, per la forma del suo tetto che ricorda le pagode cinesi.
Tempo fa avrebbe dovuto essere riconvertita a museo africano, ma questa iniziativa non ebbe successo. Nel frattempo, La Juanita, un nome meraviglioso che onora la persona nella cui memoria è stata costruita, continua a languire sul bordo del mare di Arrieta, in attesa di un nuovo obiettivo per la sua esistenza.